#TRANNEIRADICALI

Quasi nessuno dei candidati alle prossime elezioni, #TranneiRadicali, ha posto l’accento sull’intenzione di occuparsi dei diritti sociali, civili e umani, soprattutto umani, di chi vive in Italia, da autoctono o da immigrato, in casa o in prigione. Ha fatto quindi molto bene Amnesty International a stilare per le forze politiche nostrane un decalogo di impegni concreti sul fronte di quei diritti. Sotto un significativo “Ricordati che devi rispondere”, Amnesty chiede: introduzione del reato di tortura e trasparenza delle forze di polizia, netta opposizione alla violenza contro le donne, protezione di rifugiati e migranti e sospensione degli accordi con la Libia, controllo sul commercio di armi, promozione dei diritti umani nei rapporti con altri Stati, garanzia dei diritti di Lgbti, rispetto dei carcerati, fine di ogni discriminazione etnica, nonché abolizione della pena di morte nel mondo; e che tutto questo sia garantito e sorvegliato da una “Istituzione nazionale indipendente”! Ma questa forse c’è già: nell’Agenda Amnesty sembra infatti di rileggere la storia e, una per una, le battaglie dei Radicali degli ultimi decenni; sembra di vedere il presente di questo movimento nonviolento e sempre in lotta, che su quel decalogo risponde e agisce giorno per giorno. Se ne ricorderà Amnesty? E soprattutto, se ne ricorderanno gli elettori?
Paolo Izzo  http://letteretiche.wordpress.com

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